Convention Dem. a Chicago, in piazza la rottura in blocco contro il Sionismo

Jews Voices for Peace: “Il Partito Democratico deve mostrare di ascoltare la sua base, il genocidio dei palestinesi per mano israeliana va fermato, stop agli armamenti ad Israele”.

Da New York City.

Chicago è blindata. La Convention democratica (DNC), che inizia questo lunedì, è accompagnata da una vasta protesta contro il “sostegno USA al genocidio palestinese per mano israeliana”. Il motto che ha fatto il giro del web e richiamato migliaia di manifestanti, “Not Another Bomb” (Stop alle Bombe), esprime chiaramente la richiesta del movimento: il disarmo di Israele. Con questo slogan, il movimento chiede esplicitamente alla Vicepresidente Kamala Harris di distanziarsi dalla politica di supporto incondizionato del Presidente uscente Joe Biden e di invertire la rotta per conquistare il voto della base e non solo.

Chi sostiene l’embargo sottolinea che l’86% dei Democratici è favorevole non solo al cessate il fuoco, ma anche al ritiro dei fondi per gli armamenti, se Israele rifiuta l’accordo, come ha fatto fino ad oggi. Per la prima volta nella storia della Convention, grazie all’impegno del movimento degli Uncommitted (trd. non allineati) tra i Democratici, si solleveranno voci critiche sull’alleanza con Israele.

Mercoledì, un panel presenterà operatori umanitari che hanno vissuto la tragedia a Gaza, con bombardamenti di ospedali, università e scuole e almeno 40 mila vittime. Sono ancora in corso le trattative per concedere 5 minuti di intervento a Tanya Haj-Hassan, dottoressa americana in prima linea al fianco delle vittime palestinesi.

In 700.000 hanno espresso un voto di protesta nelle primarie del Partito Democratico quest’anno, inviando il messaggio a Joe Biden che non poteva contare sul loro supporto se non avesse cambiato approccio. Il movimento ha un’influenza in particolare in Michigan, dove i “non allineati” sono più di 100.000 e i delegati alla Convention sono circa 30. Abbas Alawieh, delegato del Michigan, parla per tutti quando esprime ai giornalisti, ai margini della Convention, la speranza che il vicepresidente Harris colga questa opportunità per voltare pagina sulla politica su Gaza.

Un cambiamento di rotta potrebbe avere un impatto diretto su una fetta di elettori cruciale: i cittadini di origine araba sotto i 35 anni. Sono loro, gli elettori “swing”, che considerano Gaza lo spartiacque. Un sondaggio dell’Istituto Arabo-Americano rivela che possono fare la differenza in Florida, Michigan, Pennsylvania e Virginia—ben 4 Stati. Venne pubblicato nel maggio scorso.

Non solo i giovani arabi stanno scuotendo il Partito Democratico; anche i giovani ebrei americani stanno rompendo con Israele e l’ideologia che ha prodotto lo Stato ebraico. I giovani ebrei che aderiscono a Jews Voices for Peace criticano il Sionismo come “un’ideologia politica del diciannovesimo secolo, emersa quando gli ebrei erano esclusi da una Europa cristiana e perseguitati attraverso pogrom, esilio e Olocausto”.

“Sebbene abbia ispirato la creazione dello Stato ebraico, – scrivono – è stata una risposta fallita alla disperata necessità di protezione. Il Sionismo, nelle sue varie forme, è un movimento coloniale di insediamento che stabilisce uno Stato di Apartheid, dove gli ebrei hanno più diritti degli altri. E sappiamo quanto questo sia pericoloso” – spiegano nel loro manifesto.

Il Partito Democratico ha finora resistito alla pressione di cambiamento. Hillary Clinton, che perse contro Trump, ha liquidato di recente, le richieste di questi giovani elettori come “ignoranza della storia dei processi storici e politici in Medio Oriente”.  Ma Hillary, che sarà sul palco a Chicago, è anche il volto della sconfitta clamorosa contro Trump. Un insuccesso che Kamala Harris può ancora evitare di ripetere, rendendo la sua elezione a prima donna presidente una svolta storica e non di facciata, second questi elettori.

Chicago fa da spartiacque, definirà l’esito di questa svolta. La città icona della repressione violenta, nel 1968, del movimento per i diritti civili torna in primo piano. Qui sfilò in massa la società civile per la fine della guerra in Vietnam e riusci nell’intento. Qui la società civile torna a sfilare contro la guerra, ancora in occasione della Convention Democratica, una guerra che sembrava lontana, ma di fatto non lo è: vive nell’area (Cook County) la più numerosa popolazione di origine palestinese del Paese.

Lascia un commento

×